Fatture elettroniche verso la PA: bilancio ok, ora è il turno del B2B
2 Milioni di fatture emesse ad aprile. E dal 2017 vantaggi fiscali per le aziende che si scambieranno fatture elettroniche
Il bilancio del primo mese con obbligo di fatture elettroniche verso la PA è senz’altro positivo, lo dicono i numeri. Dal primo al 30 aprile 2015, il Sistema di interscambio (che presso l’Agenzia delle Entrate gestisce le fatture indirizzate alle PA) ha ricevuto quasi 2 milioni di fatture (1.903.600,00 per la precisione), di cui ha inoltrato correttamente l’86,94%. In tutto, nel primo mese, si è registrato appena il 13% di rifiuti, soprattutto a causa di errori formali nella compilazione e, confermano dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, “il numero di rifiuti si sta rapidamente riducendo”.
Scongiurato quindi il panico legato al nuovo obbligo di legge, anche se restano ancora alcuni dettagli da sistemare. A riguardo ha provato a stilare un elenco di possibili migliorie il Cisis (Centro interregionale per i Sistemi informatici, geografici e statistici), in questa lista si ritrovano aspetti tecnici da gestire, come la questione di invii multipli delle fatture o la piattaforma di certificazione crediti, e anche aspetti organizzativi e di processo. Per esempio, alcune amministrazioni interpretano in modo differente rispetto a quanto si aspettava l’Agenzia, i criteri in base ai quali rifiutare una fattura.
Niente di trascendentale insomma, tanto che già si stanno discutendo i possibili sviluppi del processo, soprattutto il relazione al fatto che la maggioranza dei comuni riceve fatture elettroniche ma poi le gestisce in modo tradizionale, con una perdita di tempo notevole, mentre I benefici previsti (1,5 miliardi l’anno per il Sistema Paese, secondo il Polimi) possono arrivare solo se tutti i processi sono integrati e automatizzati. Questo, quindi, sarà il nuovo obiettivo da raggiungere.
Ma non solo. Da più parti si sta già ventilando l’ipotesi dell’estensione di questa prassi anche in ambito B2B, grazie a un sistema premiante per le aziende che scambieranno tra loro e-fatture ricevendo agevolazioni burocratiche dal primo gennaio 2017. Il progetto fa parte di un DL approvato ad aprile in fase preliminare dal Consiglio dei Ministri e indica chiaramente la rotta di un percorso che mira a completare davvero una rivoluzione digitale di tutto il Paese, dagli Enti fino alle aziende.
(Fonte: www.corrierecomunicazioni.it, clicca qui per l’articolo completo)